La Verna, 7 ottobre 2018 – È stata La Verna, che Giorgio La Pira definiva “trampolino per imprese di pace”, a fare da cornice al lancio ufficiale della campagna globale Leaders for Peace, che il prossimo 10 dicembre sarà portata alle Nazioni Unite in occasione del 70° anniversario dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo.

L’evento si è aperto con l’incontro “Le radici e il futuro”, in cui è stata ripercorsa la storia e la missione di Rondine attraverso le testimonianze di alcuni dei suoi fondatori: il presidente Franco Vaccari, il vescovo di Grosseto mons. Rodolfo Cetoloni e Domenico Giani, comandante del Corpo della Gendarmeria vaticana. Al loro fianco anche Felix Stanevskiy, ex ambasciatore russo in Italia, che ha sostenuto i primi passi di Rondine nella sua attività di diplomazia popolare.

Cuore dell’evento è stata la diffusione dell’Appello della campagna globale, con cui Rondine chiederà agli Stati Membri delle Nazioni Unite di sottrarre una cifra simbolica dal proprio bilancio della difesa per investirla in borse di studio per futuri leader di pace e di introdurre l’educazione ai diritti umani nei sistemi di istruzione nazionali, integrandola con il Metodo Rondine.

Occorrono leader globali, leader di pace formati con metodo nuovo e capaci di influenzare subito le società e il nostro pianeta, per orientare il cambiamento e il salto in una nuova era”, ha letto, citando l’Appello, Manuella Markaj, vice presidente di Rondine International Peace Lab, l’associazione che riunisce gli ex studenti della Cittadella della Pace e che promuove la campagna insieme a Rondine.