Al via la missione di Rondine negli Stati Uniti, che vede al centro la campagna globale Leaders for Peace. Sabato 8 dicembre la partenza della delegazione dell’associazione, composta da circa settanta persone e una ventina di Rondini d’Oro, ex studenti oggi leader nei propri Paesi e protagonisti nella risoluzione dei conflitti.

Un programma di viaggio intenso che vedrà 6 eventi in 10 giorni attraverso 3 città: New York, Washington e Toronto, in Canada.

Rondine alle Nazioni Unite

Si entra subito in medias res il 10 dicembre con l’evento alle Nazioni Unite di New York, promosso dalla Rappresentanza italiana, dal titolo “Leaders for Peace. Rondine youth appeal for human rights”. Nel giorno delle celebrazioni dei 70 anni della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, un giovane israeliano e una giovane palestinese – a nome dei 200 leader che si sono formati a Rondine – leggeranno insieme l’Appello per la riduzione dei conflitti armati nel mondo ai 193 Stati membri, per chiedere un impegno concreto nella formazione di leader di pace. Co-sponsor dell’evento l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (OHCHR), UNESCO, Secretary-General’s Envoy on Youth.

L’evento sarà presieduto dall’Ambasciatrice italiana presso le Nazioni Unite, Mariangela Zappia e prevede gli interventi di Marie Paule Roudil, direttore dell’ufficio Unesco a New York, e Ben Majekodunmi, dell’ufficio di New York dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (OHCHR). Dalle 10 ora locale (in Italia, dalle 16)  l’iniziativa sarà trasmessa in streaming sul canale web delle Nazioni Unite all’indirizzo http://webtv.un.org/.

Networking per una cittadinanza globale

L’11 dicembre, dalle 10, presso il Church Centre di New York, si terrà la tavola rotonda “Human Rights and Conflict Transformation”: una riflessione sul ruolo delle organizzazioni di ispirazione religiosa nella formulazione di un nuovo approccio per promuovere la cittadinanza globale. Moderato da Joseph Cornelius Donnelly, capo della Delegazione presso le Nazioni Unite di Caritas Internationalis, il tavolo vedrà interventi di Mons. Giorgio Biguzzi, Vescovo Emerito di Makeni (Sierra Leone); il rabbino Joseph Levi, Presidente della Scuola Fiorentina per l’educazione al dialogo interreligioso; Rima Salah, già Vicedirettore esecutivo di UNICEF; Marie Dennis, Co-presidente di Pax Christi International e Padre David P. Charters, Secondo Segretario della Missione Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite.

Prima discussione internazionale sul Metodo Rondine

Una conferenza internazionale con lo scopo di arrivare ad una prima valutazione critica del Metodo Rondine, già applicato su oltre 200 giovani provenienti da luoghi di conflitto in tutto il mondo. Questo l’obiettivo del convegno che si terrà il 13 dicembre dalle 9 alle 15 a Washington, presso l’Auditorium dell’Ambasciata italiana, grazie alla collaborazione con la George Mason University. La discussione, presieduta dall’ambasciatore italiano Armando Varricchio, comprenderà diversi aspetti sociali e geopolitici, da una prospettiva pragmatica. Interverranno esperti internazionali e studiosi in risoluzione dei conflitti e costruzione della pace, filosofia, antropologia culturale, psicologia sociale, interessati allo sviluppo e alla degenerazione dei processi relazionali in vari contesti di violenza. Tra questi, Andrea Bartoli, Rettore della Scuola di diplomazia della Seton Hall University; Gerard F. Powers, del Kroc Institute for International Peace Studies, Notre Dame University; Jack Nusan Porte, da Harvard; Miguel Diaz, ex ambasciatore, oggi docente alla Loyola University, e Sebastiano Maffettone, docente di Filosofia politica alla LUISS di Roma.

Dissonanze in Accordo

Lo spettacolo testimonianza “Dissonanze in Accordo” torna in scena anche oltreoceano. L’11 dicembre alle 17.30 il Consolato Generale d’Italia a New York ospita le storie personali di dolore, ma anche di speranza, dei giovani provenienti da luoghi di guerra di tutto il mondo che vivono l’esperienza della Cittadella della Pace di Rondine.  Una narrazione di vita vera, accompagnata dall’Ensemble Rondine, costituito da giovani musicisti italiani ed internazionali di Oida – Orchestra Instabile di Arezzo, che schiera quattro elementi tra violini e flauti. Lo spettacolo verrà replicato anche nel prestigioso locale Caffè Milano di Washington il 12 dicembre, grazie al supporto del consigliere di Rondine e noto imprenditore di origini italiane Franco Nuschese, e infine a Toronto, in Canada, il 14 dicembre alle 17.30, grazie al supporto della University of St. Michael’s College.

Partner

La campagna Leaders for Peace è promossa in collaborazione con Rondine International Peace Lab, la Rappresentanza italiana presso le Nazioni Unite, l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (OHCHR), UNESCO, Secretary-General’s Envoy on Youth, con il patrocinio di Regione Toscana e grazie al sostegno di CEI, Fondazione Mondo Unito, Fai – Fondation Assistance Internationale, Fondazione Brunello e Federica Cucinelli, BCC – Federazione Toscana e Fondazione Baracchi. E’ possibile sostenere la campagna e firmare l’appello attraverso il sito http://leadersforpeace.rondine.org/.